Forni solari

Anche questo progetto è stato realizzato nel Distretto di Kotido (Karamoja Uganda), data l’estrema povertà della zona – l’indice di sviluppo umani è pari a 0,19 – e la presenza sul posto del vescovo trentino Giuseppe Filippi.

Il progetto punta ad affrontare una delle emergenze dell’area, ossia la fornitura di energia alternativa per la bollitura dell’acqua e per la cottura dei cibi. Infatti la regione semiarida è poverissima di legna da ardere e proprio per questo motivo spesso la gente locale si trova spesso ad avere problemi di salute a causa dell’utilizzo di acqua o cibo che viene ingerito senza che sia bollito. Un dato dell’O.M.S. afferma che in questa area ben l’80% delle malattie contratte dalla popolazione è legato alla cattiva qualità dell’acqua consumata.

Di fatto questo progetto si collega idealmente con quella dell’afforestazione, andando a creare le premesse perché queste foreste nuove messe a dimora possano crescere senza il rischio di venir tagliate per procacciare la legna da ardere.

Il sistema più economico e nel contempo con meno problemi di manutenzione, è la cucina solare che funziona con un riflettore parabolico che concentra i raggi del sole sulla pentola che viene posta al centro della parabola e la riscalda. E’ possibile raggiungere la stessa temperatura delle cucine tradizionali, circa 200 gradi, e conseguentemente oltre a bollire l’acqua e cucinare. Data la profonda curvatura del deflettore, il fuoco si viene a trovare in una posizione sicura all’interno della parabola della cucina.

In questo progetto si è cercato inoltre di coinvolgere le comunità locali anche nella costruzione delle cucine per cui è stato inviato dall’Europa solo il materiale non reperibile in Uganda (l’acciaio spazzolato e lavorato a specchio) e alcune attrezzature preparate ad hoc per creare un banco di lavoro su cui poter procedere alla costruzione delle parabole.

Un tecnico specializzato (Giulio Pozzoli di Solesì Energia) e un membro dell’associazione sono rimasti per una settimana a Kotido dove hanno tenuto un corso cui hanno partecipato una decina di persone, tra cui due donne, in rappresentanza di alcune parrocchie della diocesi. Durante il corso le persone hanno avuto modo di costruire 15 parabole, mentre altre 25 sono state costruite in modo autonomo dai partecipanti nelle settimane seguenti. Delle 40 cucine costruite si prevede che circa la metà siano distribuite presso altrettante scuole con triplice funzione: sia la bollitura dell’acqua o la cottura del cibo per gli insegnanti, sia scopo didattico (proprietà della parabola) che educativo (l’importanza di bollire l’acqua per evitare insorgere di malattie).

Saldatura della parabola
Saldatura della parabola
Montaggio dei pezzi
Montaggio dei pezzi
La squadra di lavoro
La squadra di lavoro
La cottura del mais
La cottura del mais
La parabola ... al lavoro
La parabola ... al lavoro

2016